Un progetto incentivabile con il Superbonus 110%

Nei giorni scorsi l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Guida Supebonus 110% riportando le novità in materia di detrazioni per interventi di risparmio energetico, Sismabonus, fotovoltaico e colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

La Guida riporta le tabelle di sintesi delle agevolazioni in vigore, qualche esempio di intervento incentivato e le FAQ Frequently Asked Questions ovvero le domande poste di frequente con le relative risposte.

Gli interventi del superbonus si distinguono in interventi trainanti, che sono necessari per ottenere il beneficio fiscale al 110%, e interventi trainati che beneficiano della detrazione al 110% solo se compiuti in abbinamento ai primi.

Tra gli interventi trainanti vi è l’isolamento termico delle superfici opache disperdenti dell’edificio per almeno il 25% della superficie lorda. Questo intervento si può realizzare ad esempio attraverso il cosiddetto cappotto termico.

Realizzare il cappotto termico può trainare con sé al 110% la sostituzione degli infissi e della caldaia.

Per ottenere la detrazione negli interventi di riqualificazione energetica, gli interventi nel loro complesso devono comportare il miglioramento di almeno due classi da accertare attraverso l’Attestato di Prestazione Energetica prima e dopo i lavori.

Di seguito riporto una proposta preliminare di riqualificazione energetica per una casa di abitazione tipo villetta a schiera a Cassano d’Adda (zona climatica E) realizzata nel 2004.

Gli interventi di coibentazione delle pareti opache, del sottotetto e la sostituzione dei serramenti risulterebbero tutti incentivabili con il Superbonus 110%, garantendo il salto di 3 classi energetiche.

RISTRUTTURARE CON IL CAPPOTTO

Negli interventi di ristrutturazione, così come in quelli di nuova costruzione, l’isolamento termico del fabbricato è affidato, nella maggioranza dei casi ai sistemi a cappotto.

Si tratta di operare dall’esterno facendo aderire sulla facciata del fabbricato un isolante termico, eliminando così anche eventuali ponti termici (un ponte termico è una zona locale ove vi è una discontinuità del sistema termico, per materiale o geometria. I ponti termici possono portare a formazione di muffe o di condense).

Il sistema a cappotto deve garantire anche tenuta all’acqua (anche per evitare infiltrazioni di pioggia che nel tempo possono portare a distacchi del cappotto stesso) ma permeabilità al vapore (generalmente prodotto dalle attività antropiche all’interno dell’immobile).

I componenti del “sistema cappotto” sono:
• il supporto portante, ovvero la muratura di chiusura del fabbricato (in mattoni, cls, legno, ecc.);
• la malta adesiva, per il fissaggio dei pannelli isolanti al supporto portante;
• il pannello isolante, in polistirene espanso sinterizzato o estruso, poliuretano espanso, lana di roccia, fibre di legno, sughero, ecc.;
• gli elementi di fissaggio meccanico, ovvero i tasselli;
• la malta rasante e la rete di armatura (con gli elementi angolari per gli spigoli) applicata fresco su fresco (malta, rete e ancora malta) per consentire di annegare la rete. La rete deve essere continua, con le giuste sovrapposizioni;
• la finitura, per l’aspetto estetico desiderato (con un sottostante primer) e la tenuta agli agenti atmosferici.