Un progetto incentivabile con il Superbonus 110%

Nei giorni scorsi l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Guida Supebonus 110% riportando le novità in materia di detrazioni per interventi di risparmio energetico, Sismabonus, fotovoltaico e colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

La Guida riporta le tabelle di sintesi delle agevolazioni in vigore, qualche esempio di intervento incentivato e le FAQ Frequently Asked Questions ovvero le domande poste di frequente con le relative risposte.

Gli interventi del superbonus si distinguono in interventi trainanti, che sono necessari per ottenere il beneficio fiscale al 110%, e interventi trainati che beneficiano della detrazione al 110% solo se compiuti in abbinamento ai primi.

Tra gli interventi trainanti vi è l’isolamento termico delle superfici opache disperdenti dell’edificio per almeno il 25% della superficie lorda. Questo intervento si può realizzare ad esempio attraverso il cosiddetto cappotto termico.

Realizzare il cappotto termico può trainare con sé al 110% la sostituzione degli infissi e della caldaia.

Per ottenere la detrazione negli interventi di riqualificazione energetica, gli interventi nel loro complesso devono comportare il miglioramento di almeno due classi da accertare attraverso l’Attestato di Prestazione Energetica prima e dopo i lavori.

Di seguito riporto una proposta preliminare di riqualificazione energetica per una casa di abitazione tipo villetta a schiera a Cassano d’Adda (zona climatica E) realizzata nel 2004.

Gli interventi di coibentazione delle pareti opache, del sottotetto e la sostituzione dei serramenti risulterebbero tutti incentivabili con il Superbonus 110%, garantendo il salto di 3 classi energetiche.

Sismabonus 2017

La Legge di Bilancio 2017 (Legge 11 dicembre 2016 n.232) ha introdotto la possibilità di usufruire di incentivi fiscali per l’esecuzione di interventi edilizi finalizzati alla riduzione del rischio sismico.

Gli interventi devono riguardare immobili abitativi privati, o parti comuni, e immobili produttivi, in zona sismica 1, 2 e 3, ed essere realizzati tra gennaio 2017 e dicembre 2021, salvo proroghe.

La classificazione di vulnerabilità sismica della costruzione, ante e post intervento progettato e realizzato, deve risultare da una relazione asseverata da un tecnico professionista.

A seconda della riduzione di vulnerabilità sismica conseguita e delle parti di edificio interessate dall’intervento, i proprietari degli immobili hanno diritto alla detrazione fiscale delle spese sostenute dal 50% fino all’85% (parti comuni), su un limite massimo di spesa pari a 96.000 euro all’anno, per ogni unità immobiliare.